MeteoTracker - la stazione meteo per chi viaggia
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Nelle nostre pagine Facebook abbiamo più volte mostrato i test che stiamo effettuando con il MeteoTracker: un rivoluzionario sistema di rilevamento, mapping e sharing di parametri meteorologici on the move.
Lo strumento, delle dimensioni di un mouse, rileverà durante la corsa, la temperatura, l'umidità e la pressione che verranno poi inviate ad un App che si occuperà di aggiungere la posizione GPS, di calcolare l'altitudine e di inviare tutti i dati al server che registrerà le tracce di ogni tracker.
Il software è in continua evoluzione quindi i parametri calcolati saranno molti di più, come il dew point, il QNH (pressione ridotta al livello del mare), un indice di radiazione, ecc.
E' semplicissimo da usare: solo la prima volta si dovrà scaricare l'App e si dovrà fare il pairing bluetooth per riconoscere la periferica. Una volta acceso, lo smartphone lo riconosce automaticamente, così lo si posiziona sull'auto grazie alle sue potenti calamite e dopo qualche secondo (il tempo di fare il fix) si è pronti per partire.
L'app consuma poca batteria dello smartphone e può tranquillamente rimanere in background perchè continuerà a funzionare.
Nel caso la si volesse tenere attiva, vi mostrerà il percorso su mappa, i grafici dell'altitudine e temperatura o umidità, la temperatura massima e minima registrata durante la corsa ed ovviamente, la temperatura istantanea, l'altitudine e la velocità.
Durante il viaggio sarà possibile scattare foto con la camera dello smartphone, tramite l'App, che verranno inviate sul server on-line per poterle poi rivedere sul portale web e verranno anche registrate sul proprio telefono per poterle inviare con altri software.
Ogni fotografia ha in alto una banda su cui saranno riportare le condizioni meteorologiche prelevate dal MeteoTracker e il nome del luogo ricavato dalle coordinate GPS.
Se durante la corsa ci si ferma per qualche sosta, conviene ricordarsi di inserire la pausa nella registrazione per evitare di registrare temperature con alto errore di radiazione solare (il rilevamento corretto della temperatura dell'aria, funziona meglio con l'auto in movimento, anche a bassissima velocità).
Al termine del viaggio premere stop e l'App vi ricorderà di rimuovere il MeteoTracker che avete sul tetto dell'auto.
Una volta tornati a casa, potrete visionare le vostre uscite sulla piattaforma web previa registrazione con un account Gmail.
I più attenti e curiosi, noteranno che sul MeteoTracker vi sono due finestre circolari una di colore bianco e l'altra trasparente il cui scopo è quello di far irradiare in maniera differente, due minuscoli sensori di temperatura di 1.5mm di lato, posti al di sotto. E' proprio qui che entra il gioco il
sistema brevettato “differenziale dual-sensor” (Radiation Error Correction System, RECS) in cui due sensori identici vengono investiti dalla radiazione solare con un’intensità diversa opportunamente calibrata.
La differenza di temperatura che i due sensori riportano (maggiore quando il Sole è forte, minore quando il Sole è debole) diviene così un parametro che consente di determinare e correggere l’errore dovuto alla radiazione solare.
In questo modo, il dato riportato da MeteoTracker mantiene un’elevata accuratezza anche a bassissima velocità (quando la ventilazione è molto debole e il problema della radiazione si fa particolarmente sentire).
Inoltre, poiché non sono necessarie schermature, si mantiene un’elevata esposizione dei sensori al flusso d’aria e dunque l’indispensabile velocità di misura.
Con il sistema RECS si risolve anche un terzo problema che emergerebbe nelle misure effettuate con l’approccio classico, ossia il fatto che in presenza di irraggiamento solare la temperatura riportata dal sistema di misura aumenterebbe al calare della velocità e, viceversa, diminuirebbe quando si accelera:
minore velocità = minore ventilazione → maggiore l’errore dovuto al Sole
Col sistema brevettato di MeteoTracker si instaura una contro-reazione per cui al diminuire della velocità aumenta la differenza nei valori di temperatura riportati dai due sensori e dunque si incrementa anche il fattore correttivo, che riallinea il valore misurato al dato corretto.
Per chi fosse scettico su questo sistema di correzione dell'errore dovuto alla radiazione solare diretta che colpisce un sensore di temperatura, rimando a questo articolo che spiega come sullo stesso principio fisico, si basino complicati sistemi impiegati nei rilevamenti delle radiosonde, sebbene con soluzioni del tutto diverse da quella, originale, implementata sul sensore MeteoTracker: Dual temperature sensors with different emissivities in radiosondes for the compensation of solar irradiation effects...
Per esserne certi però, il KWOS ha voluto fare un esperimento, installando sull'auto una vera stazione meteorologica a cui è stato applicato un diverso metodo di correzione della temperatura rilevata, tramite la formula del bilancio energetico per evitare che la superficie dell'automobile falsasse le sue misure.
La temperatura è stata registrata e monitorata, durante il tragitto di circa 40Km in cui si viaggiava a velocità differenti a seconda del traffico e dell'orografia del terreno. Si è passati da un'altitudine di circa 30m s.l.m. fino a più di 300m s.l.m.
I dati della stazione meteorologica sono stati registrati ogni 5 minuti, quindi con un campionamento molto inferiore rispetto a quello del MeteoTracker che è di pochi secondi.
Qui sotto alcune delle fotografie effettuate durante il viaggio che mostrano il setup utilizzato e il monitoraggio fianco a fianco delle due stazioni meteorologiche.
I dati registrati sono i seguenti:
A nostro parere i valori del MeteoTracker sono perfettamente in linea con quelli di una stazione meteorologica convenzionale, considerata anche la velocità di aggiornamento che in alcuni casi fa oscillare la temperatura anche di mezzo grado in pochi secondi.
Per completezza, si riportano i valori delle altre stazioni del KWOS registrate alle 18:05 quando con l'auto eravamo giunti presso la sede:
Meteoshield Pro: 32.0° - Apogee: 32.1° - WS80 originale: 33.1° - WS80_corrected: 32.0°
Viste queste ottime prestazioni, abbiamo voluto utilizzare il MeteoTracker durante un lungo viaggio per osservarne la stabilità dell'App, dell'invio dati ed il consumo dello strumento.
In totale, si sono effettuati quasi 700Km e circa 8 ore di utilizzo. Dal 100% di carica siamo arrivati a destinazione che segnava 88%.
Il tempo di acquisizione molto veloce, permette di osservare le variazioni anche minime di temperatura.
Durante il tragitto è stata inserita la pausa quando si faceva benzina, ma non pausa quando ci si fermava per traffico.
E' stata apprezzata la funzione fotografia, molto simpatica per inviarla a conoscenti ed amici o come archivio.
Si sono verificati alcuni buchi nell'invio dei dati causati purtroppo dalla mancanza prolungata del segnale telefonico.
Dal punto di vista meteorologico sta ovviamente alla fantasia e necessità dell'utilizzatore, capire come utilizzare i dati rilevati. E' certamente utile osservare come la temperatura varia se ci si sposta di quota ma in un viaggio così lungo anche l'orario conta, se si parte all'alba e si arriva alle 10 a.m..
Ad esempio, analizzando le sezioni degli spostamenti in Puglia, quando si passa da un mare all'altro (Adriatico-Jonio) si può notare la diversa esposizione al Sole e conseguente diminuzione della temperatura, anche dovuta a venti più freschi.
Sulla figura qui a fianco è cerchiato in rosso il tragitto sulla costa adriatica. In blu il passaggio nell'entroterra. In viola sulla costa jonica.
Questa sessione ha evidenziato tutti i pregi del MeteoTracker e la sua facilità d'uso. Noi però abbiamo voluto sperimentare un'ulteriore utilizzo che è quello durante il Trekking in montagna.
Sebbene non sia stato progettato per funzionare a velocità così ridotte come una camminata o addirittura soste durante le salite, abbiamo provato a installarlo su uno zaino sotto una staffa in metallo ad U. Questo per aiutarlo a non essere colpito direttamente dai raggi solari e a facilitare il suo compito di correggere la temperatura a bassa velocità.
Il comportamento è stato ottimo confrontato quando possibile, con le stazioni meteorologiche dei rifugi.
Certo è che bisogna proprio evitare di restare fermi al Sole per molto tempo. La sovrastima è sempre in agguato.
Un altro test effettuato dal KWOS, si è svolto durante l'arrivo di un temporale estivo: ci si è spostati da una zona pianeggiante in cui era evidente la presenza dell'updraft di aria calda verso la cella temporalesca, ad un altra zona in cui era presente un sensibile downdraft di aria fresca.
Il veloce aggiornamento dei dati eseguito dal MeteoTracker ha permesso di evidenziare il crollo di temperatura al passaggio sotto il temporale.
L'esame successivo, effettuato sulla piattaforma web e sui siti di tracking delle fulminazioni, hanno messo in correlazione la cella temporalesca con i dati rilevati dal nostro strumento.
Si è passati dai 28/30 gradi della pianura, a 23 gradi in 5-6Km.
Anche la pressione ha subìto un forte crollo, così come il rilevamento dell'umidità.
Più mezzi mobili con il MeteoTracker avrebbero permesso di studiare la struttura al suolo della cella temporalesca e ricavare dati importanti sullo sviluppo dei temporali estivi legati all'orografia del terreno, un settore ancora relativamente inesplorato a causa della mancanza capillare di sensori meteorologici sul territorio.
In questa scheda tecnica dedicata al MeteoTracker, vogliamo riportare anche le belle immagini e il report prelevato dal sito MeteoTracker.com, di una sessione svolta in parapendio.
Si denota quindi, una estrema versatilità nelle possibilità di utilizzo di questo piccolo gioiello che ogni appassionato di meteorologia e ogni associazione, gruppo di ricerca, dovrebbe avere a disposizione per portarlo in auto, in bici o su qualsiasi mezzo in movimento e farlo rientrare negli strumenti quotidiani di monitoraggio meteorologico.